Perché l’osteopatia è ancora poco conosciuta e a cosa serve?

L’osteopatia è una scienza terapeutica fondata sulla conoscenza precisa della fisiologia e dell’anatomia del corpo umano.

Nasce nel 1874 grazie all’intuizione del Dott. ANDREW TAYLOR STILL che ne enuncia i principi e nel 1892 fonda l’AMERICAN SCHOOL OF OSTEOPATY ossia la prima scuola di osteopatia al mondo.

Dalla sua nascita in America l’osteopatia si è diffusa in Inghilterra, Canada, Belgio; Portogallo, Svizzera, Nuova Zelanda, Australia e in Italia.

Uno dei pionieri in Italia è stato Alain Bernard che avviò i primi corsi di osteopatia in Italia nel 1979, a seguire Eddy Deforest nel 1982 fondò l’associazione di Osteopatia con sede ad Ancona prima, per poi spostarsi a Milano cambiando il nome in istituto Italiano di Osteopatia ISO di Milano. Negli stessi anni prese il via a Roma il primo corso di Osteopatia coordinato da MICHEL COQUILLIANT allora direttore del COLLEGE OSTEPATIQUE DE PROVENCE di Marsiglia. Nel 1990 tale istituto è stato sostituito da CERDO il cui fondatore è Maurice Audouard.

I principi enunciati da STILL sono:

  • L’essere umano è unità funzionale dinamica su cui stato di salute incidono corpo mente e spirito; se uno di questi si modifica influisce sull’equilibrio di tutto l’insieme
  • Il corpo è dotato di meccanismi di autoregolazione, l’essere umano cerca sempre di recuperare il proprio equilibrio dinamico e di stabilire l’omeostasi.
  • La struttura e la funzione hanno un rapporto di relazione reciproca a tutti i livelli dell’essere umano.

L’osteopatia si serve di ogni mezzo normale di diagnosi per evidenziare le “disfunzioni somatiche” e l’assenza di mobilità dei tessuti che vanno ad alterare l’equilibrio del corpo umano. 

La denominazione di disfunzione somatica viene fatta con una terminologia tutta propria e codificata a livello internazionale (glossario di terminologia osteopatica). 

Quindi viene fatta una diagnosi osteopatica attraverso una serie di valutazioni effettuate tra vari sistemi e apparati senza sconfinare nel campo medico. Nella ricerca delle disfunzioni somatiche, l’osteopata, può individuare o sospettare possibili problematiche che sono silenti e che esulano dalle proprie competenze, in tali situazioni si ha l’obbligo di riferire il sospetto al paziente e consigliare una visita dal proprio medico curante o dallo specialista di riferimento per individuare percorsi terapeutici appropriati. 

Il trattamento osteopatico si basa su un insieme di procedure manuali che il terapeuta utilizza con lo scopo di ripristinare la corretta mobilità delle e tra le strutture corporee al fine di ripristinare un’omeostasi tra i sistemi e del paziente. Per le tecniche utilizzate, la frequenza e la tipologia dei trattamenti l’osteopatia si discosta molto dai modelli di altre professioni come la fisioterapia. 

Tale disciplina è rivolta a pazienti di tutte le età: dal neonato all’anziano e può essere applicata anche alle donne in gravidanza.

Il trattamento Osteopatico è indicato per:

  • Problemi muscolo scheletrici, quali: sciatiche, cruralgie, lombalgie, nevralgie intercostali, cervicalgie e cervicobrachialgie, torcicollo, esiti distorsivi, tendiniti e colpo di frusta
  • Problematiche come: cefalee, emicranie, acufeni, affezioni di carattere ortodontico, nevralgie del trigemino, vertigini e sinusiti
  • Ancora: gastriti, coliti, cistiti e tutte le problematiche legate al ciclo mestruale

Per i neonati si può trattare:

  • Torcicollo, reflusso e plagiocefalia

La persona sceglie di fare un trattamento osteopatico su indicazione del proprio medico e dello specialista, oppure, per conoscenza della pratica osteopatica.

Gabriella Carpentieri

Fisioterapista Osteopata



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