Perché frequentare un corso di acquaticità neonatale?

Oggi sono molti i genitori che intraprendono questa attività in acqua, un’attività da iniziare entro il primo anno di vita del bambino (ma anche molto prima!). 

Il corso è infatti utile sia a favorire lo sviluppo psicomotorio ma anche ad assecondare un istintivo ambientamento acquatico dei bambini di età compresa tra i 4-36 mesi, creando così nel bambino un rapporto sano, ludico ed amorevole con l’acqua.

Attraverso questo tipo di percorso genitore e bambino hanno la possibilità di godere di momenti unici ed esclusivi, stimolando la creatività e l’intraprendenza, nonché le capacità motorie, cognitive e relazionali in un percorso che, ci teniamo a dirlo, riguarda tanto il neonato quanto chi decide di accompagnarlo.

L’operatore specializzato nell’insegnamento delle attività acquatiche 0-3 anni, segue attentamente l’evoluzione del bambino attraverso una studiata progressione didattica che varia a seconda della fascia d’età con cui si trova a lavorare, portando alla conquista dell’autonomia acquatica.

Perché vivere con il neonato questo tipo di attività?

Il nostro obiettivo è quello di intraprendere insieme al genitore un percorso di “sicurezza in acqua”, insieme a tutti i benefici che il bambino può trarre da questo, benefici che possiamo porre su 3 diversi piani:

PIANO PSICO – FISICO

  • Precoce autonomia acquatica
  • Miglioramento della tonicità muscolare
  • Rafforzamento dell’apparato scheletrico
  • Miglioramento schemi motori di base
  • Maggiore agilità, coordinazione ed equilibrio
  • Rafforzamento del sistema immunitario 
  • Prevenzione dell’obesità 

PIANO COGNITIVO

  • Potenziamento del sistema nervoso grazie ai vari stimoli sensoriali
  • Vari attrezzi e giochi proposti sollecitano sia le capacità motorie che logiche (attenzione, associazione, memoria…)

PIANO AFFETTIVO-RELAZIONALE

  • Maggiore percezione del proprio corpo, fiducia in sé e delle proprie capacità (autostima)
  • Momento esclusivo col genitore
  • Possibilità di relazionarsi con altri bambini 
  • Condivisione di giochi e materiali
  • Possibilità di confrontarsi con le proprie paure e superarle

Il tutto col massimo del piacere e del divertimento, coinvolgendo i bambini con una grande varietà di giochi che stimolano tutte le loro potenzialità.

L’acquaticità neonatale anche con il papà

A volte ci troviamo di fronte alla difficoltà di accogliere famiglie perché si ritiene che questa attività debba essere esclusivamente portata avanti da uno dei due genitori: la cosa sorprendente invece è vedere mamme e papà che si alternano nel condividere questo tratto di crescita, mettendo in campo la propria voglia di esserci e la propria energia motivatrice a ritmi alterni.

Un invito a rivedere i ruoli a vantaggio dei più piccoli.

Elvia Ludovici

Insegnante 3° livello di attività ginnico motorie acquatiche 0-3 anni

Istruttore FIN – Tutor della Salute Piscina




Leave Comment